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INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
“ABSTRACTA”
DA BALLA ALLA STREET ART
UN SECOLO DI PITTURA ASTRATTA ITALIANA
Inaugurazione: venerdì 15 giugno 2018 alle ore 18,30
Date: dal 16 giugno al 30 settembre 2018
Curatela: Giuseppe Stagnitta, Giancarlo Carpi e Raffaella Bozzini
Catalogo: Lantana Edizioni Arte
Artisti in mostra: BALLA, DEPERO, EVOLA, PRAMPOLINI, CIACELLI, DOTTORI, RADICE, RHO, REGGIANI, SOLDATI, BADIALI, MAGNELLI, MELOTTI, BERTINI, BIGLIONE, BOGLIARDI, BORDONI, GALVANO, NIGRO, PANTALEONI, PECCIARINI, LEPPIEN, PARISOT, REGINA, DI SALVATORE, BOZZOLA, DORAZIO, ACCARDI, PERILLI, TURCATO, SANFILIPPO, FONTANA, CRIPPA, CAGLI, RUGGIERI, CAPOGROSSI, AFRO, BIGGI, VERNA, COSSYRO, LEINARDI, CATANI, HAFIF, ALVIANI, BIASI, VARISCO, NIDO, PAN, MONTANINO, PARRES, ALBERONERO, STEN LEX, MONEYLESS, BROS, ETNIK, GUE’, 2501, 108, CT, TELLAS.
Location: Museo Gagliardi di Noto, Palazzo Trigona via Cavour 91, Noto
Apertura: dal lunedì al venerdì 11,00/21,00 e sabato, domenica e festivi 11,00/23,00
Prezzi: intero 7 euro e ridotto 5 euro
Info: 3382777142 – www.emergencefestival.com
Venerdì 15 giugno 2018 alle ore 18,30 al Museo Gagliardi di Noto inaugurerà la mostra che ripercorre un secolo di pittura astratta italiana: ABSTRACTA – da Balla alla Street Art. La mostra, curata da Giuseppe Stagnitta, Giancarlo Carpi e Raffaella Bozzini, è inserita all’interno della programmazione del prestigioso Festival di Arte Pubblica “Emergence” e documenta il percorso innovativo dell’Astrattismo italiano dai precursori Futuristi agli ultimi esperimenti di Street Art, dei più significativi artisti italiani contemporanei di questa corrente.
Patrocinata dal Comune di Noto e inserita fra i Grandi Eventi della Regione Sicilia, la mostra, costituita da oltre 70 opere, provenienti da Fondazioni, Archivi e importanti collezioni private, opere significative degli artisti storici italiani che dialogheranno con le opere dei contemporanei, sarà la prima esèposizione ospitata all’interno di un nuovo spazio espositivo della città, totalmente dedicato all’arte contemporanea: il Museo Gagliardi, sito nel settecentesco Palazzo Trigona.
La mostra descriverà l’evoluzione dell’Astrattismo italiano, che nasce con i primi esperimenti di Giacomo Balla con una serie di quadri denominati “compenetrazioni iridescenti” del 1912 per passare all’astrattismo analogico dello stesso Balla, di Fortunato Depero, Julius Evola e in parte di Enrico Prampolini e Gerardo Dottori, nella seconda metà degli anni Dieci, fino alle sperimentazioni di Prampolini in chiave di “idealismo cosmico”, negli anni Trenta, con riflessi anche sulla produzione coeva di Arturo Ciacelli. L’esposizione presenterà poi gli artisti che negli anni Trenta descrissero l’elaborazione astratta intorno alle teorie di Kn di Carlo Belli, tra Milano e Como, Carla Badiali, Alberto Magnelli – questi secondo una personale inclinazione all’astrazione risalente agli anni Dieci – Fausto Melotti, Mario Radice, Mauro Reggiani, Manlio Rho, Atanasio Soldati, Luigi Veronesi.
Nel complesso clima dell’immediato dopoguerra, fino a tutti gli anni Cinquanta, la mostra procede per decenni intersecando gli esponenti dei due principali gruppi astrattisti dell’epoca, Forma e MAC, Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Achille Perilli, Giulio Turcato, Antonio Sanfilippo, e, per il MAC, tra Milano, Torino e Firenze, Gianni Bertini, Annibale Biglione, Oreste Bogliardi, Enrico Bordoni, Angelo Bozzola, Nino Di Salvatore, Albino Galvano, Jean Leppien, Mario Nigro, Ideo Pantaleoni, Adriano Parisot, Bruna Pecciarini, Regina, con la produzione coeva di alcuni astrattisti fondatori dell’Art Club, Enrico Prampolini, Joseph Jarema, fino ad alcuni esponenti dello Spazialismo, Lucio Fontana, Roberto Crippa, e alle espressioni di artisti più anziani di ascendenza figurativa come Corrado Cagli e Quirino Ruggeri, fino ancora al principale esponente di Origine, Giuseppe Capogrossi, con una apertura verso l’informale di Afro Basaldella, nonché verso il percorso originale, tra informale e astrazione lineare, di Bice Lazzari. Nella parte dedicata agli anni Sessanta, vengono delineate le ulteriori proposizioni astrattiste del Gruppo 1, Gastone Biggi e Achille Pace, fino alle esperienze, tra Sessanta e Settanta, dell’arte cinetica e ottica, da Getulio Alviani ad Alberto Biasi a Grazia Varisco. Tra Sessanta e Settanta, la mostra presenta anche le declinazioni di pittura analitica o “radical painting” di Claudio Verna, Paolo Cotani e Marcia Hafif, e l’astrazione fenomenica di Michele Cossyro.
Come ponte verso le espressioni di Street art astratta più recenti, situate entro coordinate post-pop, la mostra presenta l’Astrattismo pop di Davide Nido, Roberto Pan, Alberto Parres e Veronica Montanino. Fino agli ultimi esperimenti di astrattismo nella Street Art con 108, GUE’, CT, Etnik, Moneyless, 2501, Sten Lex, Alberonero, Ligama, Tellas e Bros.
ENGLISH VERSION
Location: Gagliardi Museum of Noto, Palazzo Trigona via Cavour 91, Noto
Opening: from Monday to Friday 11.00 / 21.00 and Saturday, Sunday and holidays 11.00 / 23.00
Prices: full 7 euros and reduced 5 euros
Info: 3382777142 – www.emergencefestival.com
Friday, June 15, 2018 at 18.30 at the Gagliardi Museum in Noto will inaugurate the exhibition that retraces a century of Italian abstract painting: ABSTRACTA – from Balla to Street Art. The exhibition, curated by Giuseppe Stagnitta, Giancarlo Carpi and Raffaella Bozzini, is inserted within the program of the prestigious Festival of Public Art “Emergence” and documents the innovative path of Italian abstractionism from Futurist forerunners to the latest experiments of Street Art, the most significant contemporary Italian artists of this current.
Sponsored by the Municipality of Noto and included among the Major Events of the Sicily Region, the exhibition, consisting of over 70 works, from Foundations, Archives and important private collections, significant works by Italian historical artists who will dialogue with the works of contemporaries, will be the first exhibition hosted within a new exhibition space of the city, totally dedicated to contemporary art: the Gagliardi Museum, located in the 18th-century Palazzo Trigona.
The exhibition will describe the evolution of Italian abstractism, born with the first experiments of Giacomo Balla with a series of paintings called “iridescent interpenetrations” of 1912 to go to the analogical abstractionism of Balla himself, Fortunato Depero, Julius Evola and part of Enrico Prampolini and Gerardo Dottori, in the second half of the Ten years, up to the Prampolini experiments in the key of “cosmic idealism”, in the Thirties, with reflections also on the coeval production of Arturo Ciacelli. The exhibition will then present the artists who in the Thirties described the abstract elaboration around the theories of Kn by Carlo Belli, between Milan and Como, Carla Badiali, Alberto Magnelli – these according to a personal inclination to abstraction dating back to the Ten – Fausto years Melotti, Mario Radice, Mauro Reggiani, Manlio Rho, Atanasio Soldati, Luigi Veronesi.
In the complex climate of the immediate post-war period, up to all the Fifties, the exhibition proceeds for decades intersecting the exponents of the two main abstract groups of the time, Forma and MAC, Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Achille Perilli, Giulio Turcato , Antonio Sanfilippo, and, for the MAC, between Milan, Turin and Florence, Gianni Bertini, Annibale Biglione, Oreste Bogliardi, Enrico Bordoni, Angelo Bozzola, Nino Di Salvatore, Albino Galvano, Jean Leppien, Mario Nigro, Ideo Pantaleoni, Adriano Parisot , Bruna Pecciarini, Regina, with the coeval production of some of the Art Club’s abstract abstracts, Enrico Prampolini, Joseph Jarema, up to some members of Spatialism, Lucio Fontana, Roberto Crippa, and the expressions of older artists of figurative ancestry such as Corrado Cagli and Quirino Ruggeri, even up to the main exponent of Origine, Giuseppe Capogrossi, with an opening towards the informal Afro Basaldella, as well as towards the orig inal, between informal and linear abstraction, by Bice Lazzari. In the part dedicated to the Sixties, the further abstractist propositions of Group 1, Gastone Biggi and Achille Pace are outlined, up to the experiences, between Sixties and Seventies, of kinetic and optical art, from Getulio Alviani to Alberto Biasi to Grazia Varisco. Between the Sixties and the Seventies, the exhibition also presents the declinations of analytical painting or “radical painting” by Claudio Verna, Paolo Cotani and Marcia Hafif, and the phenomenal abstraction of Michele Cossyro.
As a bridge to the most recent abstract street art expressions, located within post-pop coordinates, the exhibition presents the pop abstract art of Davide Nido, Roberto Pan, Alberto Parres and Veronica Montanino. Until the last experiments of abstraction in Street Art with 108, GUE ‘, CT, Etnik, Moneyless, 2501, Sten Lex, Alberonero, Ligama, Tellas and Bros.