L’anagrafe di Danilo Bucchi indica Roma, organismo polimaterico più che semplice città, archeologia del futuro che imprimerà il suo codice iconografico nel DNA visivo di DB. L’anno di nascita è il 1978, epoca di mentalità aperte ma anche di chiusure romane: alte avanguardie che, attraversando il concettuale, recuperano le vie […]